Giornata della misericordia e del perdono

“Dio è sempre disponibile al perdono e non si stanca mai di offrirlo in maniera sempre nuova e inaspettata”. È una delle frasi lapidarie e immediate con cui Papa Francesco si rivolge a noi in questo anno giubilare della Misericordia. Per tre volte lo afferma proprio nel documento con cui ha lanciato quest’anno santo. E poi aggiunge:  noi invece ci stanchiamo di invocare la misericordia di Dio, di chiedergli perdono, di andare da lui coscienti del nostro peccato ma soprattutto consapevoli della sua misericordia.

 Dio non si stanca mai, mai, mai di perdonare ogni uomo e ogni donna che vanno da lui, che hanno il coraggio di varcare la soglia di una chiesa per partecipare a una celebrazione penitenziale o la porta di un confessionale. È importante che tutti possiamo riscoprire e sperimentare questa verità prima che l’anno della Misericordia termini. Per questo nella nostra diocesi ci si è proposti di farlo con una speciale Giornata della Misericordia e del Perdono prevista per venerdì 28 ottobre o nei giorni vicini. Giornata nella quale offrire a quanti lo vorranno, prima della conclusione del Giubileo (domenica 20 novembre), di riflettere sulla propria vita, di fare quello che tradizionalmente si chiama l’esame di coscienza. E magari, perché no, accostarsi al sacramento della Riconciliazione, come molti hanno già fatto, anche dopo un lungo periodo di lontananza, proprio nell’Anno della Misericordia. L’occasione è data tradizionalmente anche da questi giorni ormai vicini alla festa di Tutti i Santi e al ricordo dei defunti. Momento per fare il punto della nostra vita confrontandoci, non solo con la parola del Vangelo o con la persona di Gesù, ma anche con tanti fratelli e sorelle, Santi e Beati, e con persone che abbiamo conosciuto e che spesso ci han dato una bella testimonianza di vita; o qualche volta ci hanno lasciati perplessi sul loro modo di vivere.

Ci viene offerta una giornata di misericordia e di perdono per tutti con l’impegno dei nostri sacerdoti ad accoglierci e ad offrirci il perdono di Dio nella celebrazione comunitaria del Sacramento della Riconciliazione. Nello stesso tempo ci sarà anche la possibilità di fare un gesto di carità e di condivisione, di solidarietà e di misericordia: quello già proposto dal nostro Centro Missionario Diocesano a conforto di tanti fratelli e sorelle che, nei campi profughi in Giordania, attendono un gesto, un segno della misericordia di Dio che passa anche attraverso i nostri cuori e le nostre mani. Così ancora una volta il sacramento della Penitenza diventa occasione per fare un po' di penitenza, privandoci di qualcosa, ma soprattutto di porre dei gesti che manifestano che la nostra vita è cambiata. La novità di vita scaturisce dalla celebrazione di questo Sacramento dandoci la capacità di compiere dei segni di carità e di misericordia. Così il Sacramento è vero; così l’Anno della Misericordia è vero per noi e per gli altri.

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