“Clap”, una classe da applausi

In Trentino, nel giro di otto anni (2004-2012), il fenomeno dell’abbandono scolastico è aumentato dell’1,4% a fronte di una generale riduzione media in Italia, per quanto la percentuale di chi se ne va anzitempo sia al 12%, qualche punto in meno della media nazionale (17,6%), del Nordest (14,7%), ma anche di Bolzano (19,5%). L’area più critica è quella della formazione professionale dove il 10,8% degli studenti abbandona (nel 2010-2011, su quasi 26mila iscritti ai corsi diurni era a rischio oltre il 31%).

Andrea Bortolotti da una decina d’anni è collaboratore del dirigente dell’istituto di formazione professionale “Sandro Pertini” di Trento (sede di viale Verona), dove si impara a diventare acconciatori-estetisti. “Clap”, con il punto esclamativo, pubblicato da Edizioni Creativa di Viareggio, è il suo esordio in libreria (sarà presentato il 26 novembre alle 20.30 in biblioteca a Ravina). “Clap” sta per “Classe aperta”.

Non un romanzo, ma neanche un saggio. “Piuttosto – riflette Bortolotti – una narrazione, tra letteratura e documentazione, per far conoscere l’esperienza della Classe aperta, ma anche per ragionare e discutere di cosa significhi occuparsi, cercando di alzare il livello delle competenze, dei ragazzi più fragili, cercando di dar loro un’opportunità formativa”.

Le storie di Alida, Maria, Federica, Damian, Angela, Denise e altri (nomi di fantasia) rispondono all’esperienza sul campo dell’autore, che ha però anche lasciato libero sfogo alla sua immaginazione.

“Prima della ‘Clap’ – precisa – ci sono stati anni di percorsi personalizzati, altri di progetto Campus”. Con la Classe aperta, di cui Bortolotti è coordinatore, in stretta collaborazione con i docenti e il dirigente Andrea Schelfi, si è fatto un salto cercando di contrastare il fenomeno dell’abbandono e in quattro anni sono stati coinvolti poco meno di una cinquantina di studenti. “Il punto centrale – riflette – è la relazione con i ragazzi e le loro famiglie. E il passaggio fondamentale è non abbassare il livello di competenze e l’offerta didattica”. Mettendo sul piatto, però, un metodo diverso, sperimentando, ad esempio, più che lezioni frontali, proposte laboratoriali, ma anche uscite sul territorio.

“E’ una scommessa. – sottolinea Bortolotti – Nel libro ho voluto esplorare questa esperienza mettendone in evidenza la pedagogia, il metodo ma anche le fatiche. Grazie alla “Clap” è stato raggiunto un obiettivo: meno ragazzi abbandonano la scuola prima di aver, almeno, assolto l’obbligo scolastico”.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina